Un’intera settimana di trekking, escursioni, cicloescursionismo e poi… mostre, convegni, musei, canyoning
… che la guardiate emergere come un vascello antico tra le nebbie invernali o che la vediate splendere di colori nel sole di agosto, lei, la città di Feltre, incastonata tra il Monte Grappa e le Vette Feltrine, SA ESSERE BELLISSIMA!
i primi ad abitarla portavano nomi etruschi, retici, celti e poi romani. Di lei ci parlano Plinio il Vecchio e Dante, vi fu ospite Federico Barbarossa, si vantò d’esserne signore Carlo IV di Boemia.
Numerose sono le invasioni che subisce con il cadere di Roma, dagli Unni di Attila, ai Longobardi di Alboino, per finire con le truppe napoleoniche e poi quelle austro-ungariche del 1917.
Nei suoi musei conserva interessanti reperti della sua storia e la stessa cittadella murata rappresenta un museo all’aperto. Percorrendola si rievocano i fasti della Repubblica di Venezia. Vediamo così stemmi, lapidi, leoni marciani, a ricordare questo legame che le costò la tremenda distruzione del 1510.
Case affrescate di nobili e arricchiti che si distinguevano nel commissionare i lavori agli artisti: scene religiose per i mercanti e pagane per i nobili, ma tutte ugualmente pregevoli.
Poi il teatro, che tra i portici palladiani lascia echeggiare gli applausi degli spettatori, il sorriso dei commedianti e del giovane Goldoni, che qui amava recitare per la platea attenta ed esperta.
Gli echi di una storia tanto antica e intensa traspaiono dalle pietre e dalle mura. Mille e mille storie che hanno affascinato uomini, poeti, scrittori, artisti di ogni tempo, tutti coloro che hanno visitato questa città, che ancor oggi riserva incantevoli angoli al visitatore.